Maternità surrogata per donne single

Donne single

Maternità surrogata per donne single

Maternità surrogata per donne single è una delle questioni irrisolte in molti Paesi. Poiché la maggior parte dei Paesi non dispone di una legislazione specifica sulla maternità surrogata, le autorità "adattano" la registrazione dei bambini al sistema legale, a scapito delle future madri (voi).

La maggior parte dei codici civili nel mondo stabilisce che 'madre è colei che partorisce', quindi le autorità, anche se il Paese d'origine del bambino ha pienamente riconosciuto i diritti della madre committente, non la riconoscono, e pertanto non registrano il bambino a suo nome.

I Paesi che hanno una legislazione in materia di maternità surrogata e permettono processi di maternità surrogata per donne single si dividono in due gruppi, se li classifichiamo in base al tipo di documento di filiazione del bambino che rilasciano:

Paesi che consentono programmi di maternità surrogata per donne single, che emettono una sentenza del tribunale (esempio: USA e Grecia). In questi Paesi, le autorità emettono una sentenza che concede la filiazione.
Maternità surrogata di una sola madre

Paesi che consentono programmi di maternità surrogata per donne single, che rilasciano un certificato di nascita

In questo caso, anche se lo Stato del Paese in cui nasce il bambino ha riconosciuto i vostri diritti di madre single, il vostro Stato potrebbe non riconoscervi. Nel caso di coppie eterosessuali (sposate o meno), la situazione è 'relativamente meno grave', poiché il bambino viene sempre registrato a nome del padre, che ha fornito il materiale genetico. Il bambino acquisisce così la nazionalità del padre e può recarsi nel suo Paese senza problemi. Poiché, a volte, si ottiene una 'mezza soluzione', i genitori spesso accettano il processo senza porre domande.

In seguito, la madre committente dovrà seguire un processo di adozione, regolato in Italia dalla legge 184 del 1983 (art. 44) come 'adozione in casi particolari'. Tuttavia, non si tratta di un'adozione internazionale, quindi non sarà necessario ricorrere ad assistenti sociali, psicologi o relazioni di idoneità. Una volta adottato, la madre sarà riconosciuta come 'madre' e non come madre adottiva.

Tuttavia, per una donna single bisogna distinguere due situazioni:
Madre committente che apporta l’ovocita.

In entrambi i casi, il consolato italiano, di fronte a un atto di nascita formalizzato con il nome della madre committente, riconosce che questa donna è la madre del bambino. Ma cosa succede dopo?
Nel primo caso, poiché la madre risulta essere la madre biologica del bambino attraverso una prova del DNA, non sussiste alcun reato ai sensi della legge 40, art. 12, comma 6, e il caso viene archiviato.

Nel secondo caso, in assenza di un legame genetico, verrà coinvolto il tribunale dei minori e il bambino sarà messo in adozione.

Data la complessità della questione, dal tipo di documento di filiazione rilasciato dal Paese di origine del bambino, vi consigliamo di richiedere un appuntamento telefonico con un consulente familiare di Gestlife, per discutere il vostro caso. Saremo lieti di aiutarvi.

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